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PAUL GUILHAUME, LA LUCE DEL DOCUMENTARIO

Francia – Parigi

Collaboratore abituale di Léa Mysius (gli dobbiamo le immagini di Ava e dei Cinque Diavoli, film di cui è anche co-sceneggiatore) e direttore della fotografia di Les Olympiades, il film urbano e in bianco e nero di Jacques Audiard, Paul Guilhaume è uno dei cineasti più promettenti della sua generazione. Con Casa Susanna, trasmesso il 14 giugno su Arte, collabora anche per la quarta volta a un documentario con Sébastien Lifshitz.

© Ava Bac Films

Paul Guilhaume ha incontrato Sébastien Lifshitz per le riprese di Vies de Thérèse, un ritratto, girato negli ultimi giorni della sua vita, dell’attivista femminista LGBT Thérèse Clerc. Ha poi filmato con il documentarista per cinque anni le vite di due adolescenti Emma e Anaïs per Adolescenti (in alternanza con Antoine Parouty), e ha seguito con il regista per un anno la vita quotidiana di Sasha, una giovane bambina transgender nel commovente Petite Fille. Per questi ritratti intimi e naturalistici, il più vicini possibile agli individui ripresi, Paul Guilhaume si unisce a un team molto affiatato. In Adolescenti, quindi, il più delle volte sono solo tre: una persona per l’immagine, un’altra per il suono e il regista. Una squadra ridotta, e tempi di ripresa lunghissimi – certe scene di pochi minuti di film sono tratte da decine di ore di puntate – che permettono al cameraman di farsi dimenticare dietro la sua macchina da presa.

© Ava Bac Films

E poi si tratta di trovare il giusto equilibrio: essere abbastanza lontani per non essere invadenti e disturbare la natura, e abbastanza vicini da poter infondere fiducia nello spettatore. Infine, bisogna saper adattare l’inquadratura e il modo di filmare ai desideri di regia del regista nell’immediato, di fronte a una realtà che non può essere rifatta o ripetuta. “Su una scena in classe, avevo istintivamente inquadrato di spalle, con movimenti… Ho capito, dall’espressione di Sébastien [Lifshitz, ndr], che non stavo affatto facendo quello che desiderava”, ha detto il capo operatore all’Associazione francese dei direttori della fotografia (AFC) nel 2020.

© Ava Bac Films

Si potrebbe pensare che il lavoro di un direttore della fotografia sia più aneddotico in un documentario che in un film di finzione. Ava, Les Cinq Diables o Les Olympiades sono film molto visivi, per i quali si pensa immediatamente all’immagine. Ma, al di là delle difficoltà insite nel confronto con la realtà, i film di Sébastien Lifshitz offrono sempre un ottimo lavoro sull’immagine. In Petite Fille, Sasha è sempre ripresa con una grande dolcezza che ci mette subito in empatia con il suo desiderio di identità e la violenza di un mondo che la giudica. Per Adolescenti, l’uso ricorrente dell’inquadratura/controcampo accentua la nascente opposizione tra due amiche che il destino sociale separerà. Con Casa Susanna, non sono più ragazzine che Paul Guilhaume filma, ma donne mature, Diane e Kate.

© Les Cinq Diables Le Pacte
© Les Cinq Diables Le Pacte

A 80 anni, le due americane ricordano gli anni Cinquanta e Sessanta, quando erano uomini e facevano parte di una rete clandestina di travestiti, nascosti in una casetta di legno tra le montagne dello Stato di New York, la Casa Susanna. Per questa quarta collaborazione con Sébastien Lifshitz, Paul Guilhaume si trova di fronte a un’altra sfida, quella di creare una coerenza visiva tra le immagini girate per il film e i numerosissimi archivi dai colori accesi dell’America della metà del XX secolo. Un documentario che si preannuncia bello, ricco ed emozionante. 

© Les Cinq Diables Le Pacte

paulguilhaume.com
instagram.com/paul__guilhaume

Pierre Charpilloz