Alternativamente disegnate o scolpite, sospese o piantate a terra (a volte su ruote), le forme organiche immaginate da Tatiana Wolska si diffondono nello spazio in torsioni, ondulazioni, concrezioni, intrecci, fruscii… Forme sinuose proliferanti che oltrepassano la cornice (il foglio di carta o l’architettura abitata), sembrano mosse da una forza interiore, invisibile, e si muovono davanti ai nostri occhi rapiti dalle loro circonvoluzioni. Disegnate con penna bic con maniacale meticolosità o composte con materiali di riciclo (mobili abbandonati, chiodi, scarti o bancali di legno, ecc.), le sue creature tentacolari e modulari sono per l’artista polacco (brussellese di adozione) tante “sculture potenziali”, da Variations du possible. Forme misteriose e invasive, ci mettono a confronto con il “principio dell’incertezza”.
Stéphanie Dulout
Mostra Tatiana Wolska
Presso La Médiatine
1, allée Pierre Levie, 1200 Bruxelles
Nata nel 1977 in Polonia, Tatiana Wolska si è diplomata all’ENSBA della Villa Arson nel 2007. È stata vincitrice del Grand Prix du Salon de Montrouge dedicato alla giovane creazione emergente. È rappresentata da Irène Laub Gallery – 2ç, rue Van Eyck, 1050 Ixelles – www.irenelaubgallery.com
