Partager l'article

DHEWADI HADJAB : Vaciller

Carte da parati, pavimenti in parquet cerato, divani… Dipinti con incredibile meticolosità in toni scintillanti e vellutati, gli elementi che compongono gli interni di Dhewadi Hadjab, il nuovo pupillo della galleria Kamel Mennour, hanno un che di falso, come le scenografie dei vaudeville che nascondono un dramma di fondo nel loro soffocante comfort. 

Nei dipinti ben eseguiti di Dhewadi Hadjab, tuttavia, non c’è dissimulazione o inganno: tutto è detto, o almeno suggerito. Le crepe, le fessure, i disturbi… sono il cuore dello strano huis clos dell’artista, dove tutto vacilla: carte da parati strappate, limoni che marciscono sul pavimento, divani rovesciati, corpi che si contorcono o crollano… 

È questa linea di faglia, questo punto di rottura che interessa all’artista, che cerca nella bellezza convulsa, nel sussulto del corpo costretto dal disagio, un istante di verità. Magnificamente coreografati nelle sue grandi tele, questi momenti di abbandono combinano pesantezza e grazia.

Nato nel 1992 a M’Sila (Algeria), Dhewadi Hadja vive e lavora a Parigi, dove si è appena diplomato all’École nationale supérieure d’art de Bourges nel 2019, dopo un corso quinquennale all’École supérieure des beaux-arts d’Alger.

www.kamelmennour.com

Stéphanie Dulout