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Resting Reef, o rinnovamento attraverso la morte

L’industria funeraria uccide. Al di là del facile gioco di parole, i numeri parlano chiaro. Negli Stati Uniti, 1,6 milioni di tonnellate di cemento e acciaio vengono utilizzate per modellare le tombe e 20 milioni di litri di liquido tossico per l’imbalsamazione fuoriescono ogni anno nelle acque sotterranee. Una tragedia per la biodiversità e l’ambiente. Di fronte a questa osservazione, le due designer Aura Murillo e Louise Skajem hanno ideato un nuovo rito a beneficio della natura e in particolare degli oceani, una delle prime vittime del cambiamento climatico. La loro formula? Associare le ceneri umane con frutti di mare dell’industria alimentare. Questo materiale viene quindi utilizzato per progettare capsule tramite la stampa 3D. Installati nei fondali marini, ostriche e molluschi possono stabilirvisi. Un’importanteiniziativa che unisce ecologia e poesia.

http://restingreef.co.uk/ 

Lisa Agostini